E' morta Amy Winehouse

Azrath

Re: E' morta Amy Winehouse

Messaggio da Azrath »

Sono parzialmente d'accordo con te. Chiaramente non è lo stesso dispiacere che si prova per la morte di un conoscente. Io parlerei di diverse intensità di dispiacere piuttosto che vederla come bianco/nero (mi dispiace/non mi dispiace), sempre chiarendo che ci può essere chi ne esce totalmente incolume da una notizia del genere, le emozioni si comandano molto difficilmente infondo.


Vitto

Re: E' morta Amy Winehouse

Messaggio da Vitto »

il problema secondo me è che sono i media che decidono per chi dobbiamo dispiacerci e provare compassione.
sappiamo benissimo che ogni giorno nel mondo un sacco di gente muore di fame, di overdose, si suicida, viene stuprata, finisce in coma vegetativo ecc quindi in base a questo ragionamento ogni giorno quando ci svegliamo dobbiamo fare 5 minuti di meditazione provando dispiacere per tutte le persone sfortunate del mondo?
In questo caso era una persona famosa, quindi ci sta che riportino la notizia dandole magari più importanza rispetto ad altre persone che lo stesso giorno sono morte di overdose.
Ma ad esempio per sara scazzi hanno avuto le lacrime agli occhi le 50enni di mezza italia, ma di omicidi in italia ce ne sono molti di più ogni giorno, eppure per dei mesi ci hanno fatto seguire con angoscia il caso sara scazzi, e in quei mesi non è morto nessun altro?
Io non riesco proprio a dispiacermi per delle persone che sono estranee alla mia vita

edit: altro piccolo esempio, ieri è morto un altro militare in afghanistan, per i primi che sono morti la anni fa dedicavano ore ed ore di tv e la prima pagina sui giornali facendoci vivere il dramma di questi eroi. Adesso è una notizia che non tira più e viene quasi totalmente trascurata.
jox

Re: E' morta Amy Winehouse

Messaggio da jox »

Azrath ha scritto:Il concetto è semplice: il dispiacere per Amy è dovuto al fatto che fosse una persona fondamentalmente sola, non che fosse una vip. Come tutte le persone sole, il finale è quasi sempre tragico; e a proposito di questo, è interessante notare un fatto molto attuale: siamo spesso circondati da migliaia di persone, tanti amici su fb, tanti conoscenti, tanti contatti... ma ci sentiamo sempre soli, perché manca una componente fondamentale della relazione umana: l'autenticità. Che te ne fai di un rapporto che si ferma al prendere la birra al pub ma che è totalmente sordo alla necessità, comune a tutti, di sentirsi apprezzati, capiti, sostenuti di fronte ad un mondo così feroce? Probabilmente lei, come tante altre persone presenti qui tra noi, non ha avuto la fortuna di instaurare rapporti affettivi autentici con altre persone. Sostituite Amy con "persona comune a caso morta per lo stesso problema" e il dispiacere resta.

C'è anche da specificare che il dispiacere per questa persona non toglie spazio al dispiacere che si prova verso altre notizie. Almeno per quanto mi riguarda, ma penso che valga così per un sacco di persone, un dispiacere non esclude l'altro, solo che qui si parla di questo. E' una percezione fallace, quella che porta a concludere che ci sia indifferenza verso il resto dei problemi del mondo.


(non mi va il quote e non so xchè) cmq QUOTO !!! :yeah:
Azrath

Re: E' morta Amy Winehouse

Messaggio da Azrath »

@Vitto

Il discorso sulle tv è condivisibile, anche se non lo avrei tirato in ballo in questa occasione. E ora ti spiego perché.
Personalmente ho conosciuto questa Amy solo alla sua morte, prima di allora ignoravo completamente la sua esistenza. Tecnicamente non dovrebbe fregarmene assolutamente niente, ed infatti il mio stato d'animo non s'è scommosso di molto... fino a quando non ho letto qui sul forum e ho vissuto mentalmente dentro di me le dinamiche della sua triste sorte, che fanno trasparire una realtà che non solo è triste di per sé ma è anche molto diffusa, tanto diffusa che dentro al problema della solitudine (vedi post precedente per un quadro più chiaro) ci siamo caduti un po' tutti, chi più chi meno. Il caso di Amy è emblematico di un problema fondante dell'attuale società dei consumi, laddove diventano oggetto di consumo anche le amicizie. Amy è stata, come dire, la scusa buona per parlare di un disagio anche nostro, ed è questo che consente l'attivazione del processo empatico ed in ultima analisi del dispiacere.

Per il resto siamo d'accordo. Non è scritto da nessuna parte che ci si debba dispiacere per tutto, ma questo non vuol dire che siccome non è materialmente possibile (né auspicabile) che si provi dispiacere per tutto, allora non dobbiamo provare dispiacere per niente. Buttarla sul generale per togliere peso al particolare va bene nei talk show, ma qui possiamo riflettere con più precisione. Ognuno viva e gestisca le proprie emozioni come crede. Ciò che contesto a personaggi come Franzo89 non è tanto l'incapacità di dispiacersi per la morte di qualcuno (quella è una cosa tutto sommato relativa) quanto l'incapacità di inserire la morte in un contesto sociale molto più ampio (quello in esame), sul quale dobbiamo interrogarci. Perché la persona che resta incolume di fronte ad uno scenario abbastanza triste come quello che si è dipinto, può diventare la stessa persona che passa dritto quando vede un ferito per strada (solo) o che non sa percepire nell'espressione dell'amic* la sofferenza della solitudine. Se è vero che le emozioni non si comandano (non è del tutto vero), non è vero che sia positiva l'assenza di capacità empatica, per tutta una serie di conseguenze personali e sociali che vorrei evitare di elencare, tanto sono ovvie.
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