Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

wrz

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da wrz »

eccolo ragazzi, l'anno è il 94 mi son confuso però sentite che roba!

http://www.megaupload.com/?d=P6YEMXIQ

all'inizio è cirillo a suonare,poi si sente la presentazione dei 2 dj di rotterdam
buon ascolto!
:-°


_FiOz_

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da _FiOz_ »

:clap: bellissimo!
Ale

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da Ale »

In download :mrgreen:
P.s. pare che il memo d'autunno lo facciano ad ottobre :uhm:
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gbrit
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Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da gbrit »

come mai questo cambio di programma? è sempre stato a novembre
Ale

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da Ale »

Però guardando dei vecchi flyers del memo mi pare che qualcuno era stato fatto ad ottobre :uhm:
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gbrit
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Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da gbrit »

se hai guardato nei flyer sarà cosi ;)
mi sembrava di ricordare sempre a novembre
des

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da des »

mi era stato detto dal mitico Claudio del negozio sempre che non abbia capito la solita mazza :-°
lomaz

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da lomaz »

Azz..
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gbrit
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Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da gbrit »

il cocco collabora con le forza dell'ordine lo so per certo ma come in tte le discoteche sicuro ci sarà chi può spacciare e chi no. in tti i locali gira droga quindi nn si può incolpare il locale.
kayo82

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da kayo82 »

Ormai tutti i locali "di un certo livello" in italia c'hanno il loro morto o comunque "esploso" da raccontare,quindi non ci vedo nulla di strano ne me la sento d'incolpare il locale...
bubu

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da bubu »

anche perche se non lo cacciavano in ambulanza i buttafuori del cocco lui in ospedale non ci voleva andare e probabilmente non la raccontava... io ringrazierei lo staff invece di accanirsi sul locale fossi la madre...
kayo82

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da kayo82 »

:arrowu: esatto,poi sulle dichiarazioni della madre stenderei un velo pietoso,giustificata solo (ed è ovvio comunque) che per una madre non è mai colpa del figlio...
wrz

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da wrz »

se vi interessa ho anche il live di paul elstak del 1995....
wrz

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da wrz »

metto anche un'intervista a gianni parrini dove parla del cocoricò dei primi anni e altro:

LA VERA STORIA DEL COCORICO: INTERVISTA CON GIANNI PARRINI IL PIONIERE DELLA MUSICA TECHNO.

Intervista eslusiva per il forum del Cocoricò. Gianni Parrini racconta la sua storia, la nascita del movimento techno e l'evoluzione del mitico locale.




S: Ciao Gianni innanzi tutto grazie per la tua disponibilità.

G: Ma figurati. Si tratta di una pagina importante della mia vita e la
ricordo sempre con molto piacere. Come mai hai avuto questa idea?

S: Perchè tante volte abbiamo discusso sul forum di questo argomento e tante cose
si sono dette. Cosi ho pensato:perchè non chiederle al diretto interessato!
Ma Partiamo dal principio.

G: Il Cocoricò è diviso in due scelte. La prima è stata quella di fare la struttu
ra e li bene o male avevano le idee chiare, anche se inizialmente il Cocoricò non
era cosi come lo possiamo vedere adesso. Quando hanno fatto l'investimento sulla
struttura alla fine dei conti era una grossa piramide vuota. Un telaio di ferro
e di vetro. Era solo la forma, poi dentro c'era veramente poca roba, non esisteva
il privè, non c'era un arredamento che poteva dare l'idea di essere dentro una
discoteca. Piu che altro poteva diventare un vivavio per fiori visto che era
tutto alla luce del sole.

S: Ma prima che cosa c'era li?

G: Prima c'era un locale che si chiamava La Fragolaccia, un locale gay gestito
non da loro. Il Cocoricò l'hanno preso Bruno Palazzi e il padre di Marco, quello
che c'è stato fino all'ultimo e l'altro suo socio, Osvaldo che era quello che
aveva il polso del progetto del Cocoricò. Però per quanto riguarda poi l'idea di
lavorare su un progetto musicale, loro non ne sapevano niente. Arrivavano dall'Ecu
come tipo di gestione, un locale che si proponeva nell'ambito commerciale. Loro
hanno avuto la fortuna di trovarsi in una situazione che gli è arrivata di sponda
Inizialmente il Cocoricò aveva aperto nell'agosto dell'89. Aveva fatto 2 o 3
sabati con djs commerciali e poi chiuse subito perchè non funzionò. Ovviamente
per un locale gigantesco ci volevano degli investimenti enormi e loro erano arri
vati al limite. La loro speranza era che arrivassero delle persone che gli desse
ro l'opportunità di far partire quella nave ma nell'89 non fu cosi. Io invece mi
trovavo nell'89 insieme ad una organizzazione che aveva inaugurato prima la Baia
Imperiale nell'88. La Baia delgli Angeli chiuse e apri come Baia Imperiale dopo
diversi anni, diverse vicessitudini e problematiche legate alle droga. E' stata
forse la prima discoteca alternativa un po sotto l'influenza di quel tipo di
problematica. Dunque io avevo già la mia carriera molto forte inziata nell'82

S: A proposito di questo, che tipo di musica suonavi in quel periodo?

G: Io sono stato dj alternativo dall'82. Prima che nascesse il Cocoricò ero già
un dj di tendenza. Suonavo la musica di tendenza di quegl'anni. Nell'82 proponevo
afro e funky, poi son passato alle cose strane che si facevano nell'83,84,85 che
erano tutte legate al mondo del rock della new wave e del dark per intenderci ed
ero diventato famoso con quel genere. Poi nell'87 ho cominciato a proporre la
prima house.

S: C'era un locale particolare in quegli anni che funzionava oppure suonavi in
posti differenti?

G: Dall'82 al 90 prima del Cocoricò i locali di tendenza li facevo tutto io
perchè essendo diventato subito famoso nell'82 la gente per sentire la musica
alternativa seguiva me. C'erano anche altri miei colleghi che favcevano qualcosa
di simile ma erano molto pesanti. Mentre io facevo un tipo di musica che piu o
meno poteva anche appassionare un pubblico che non ne sapeva niente di quel tipo
di musica, i miei colleghi erano proprio estremi. Non proponevano il rock facile,
proponevano il rock ultra ricercato e molto pesante. Di fatto loro erano molto
di nicchia io avevo molto successo perchè nelle mie serate arrivava anche gente
normale che veniva a ballare questa musica strana.

S: Dove si ballava il rock pesante di nicchia?

G: C'era un locale che si chiamava Lo Slego. Parliamo dell'82,83. Tu sei di Bologna
forse non lo conosci.

S: No io sono troppo giovane per conoscere Lo Slego però mi affascina molto la
storia di quel periodo. Un periodo di cambiamento e di evoluzione della musica
e del mondo delle discoteche.

G: Si. Devo dire che a livello di creativià dall'80 al '90 c'è stata veramente
tanta fantasia nel proporre la musica di tendenza mentre poi dal 90 in avanti la
musica di tendenza è stata quella elettronica techno trance house e tutto quello
che gli girava intorno mentre prima era un pò piu fantasiosa. C'era la possibili
tà di spaziare tra il rock il funky la psichidelia la new wave. Ti parlo di
gruppi che all'epoca non erano consociuti come Simple Minds U2 e altri.
Comunque, nel '90 uno dei primi direttori artistici imnportanti che in quel momen
to dettavano legge era Davide Nicolò un mio carissimo amico. Lui aveva delle tend
enze sia a livello musicale che di proposta d'immagine del locale abbastanza sul
fashion commerciale. Noi eravamo amici perchè avevamo lavorato alla Baia. Alla
Baia io non ero ancora cosi alternativo perchè comunque si, c'era tutto il filone
dell'house che andava ma non è che fosse un'house molto estrema. Dunque quando
lui andò al Cocoricò subito mi misero in contatto con lui e lui era favorevole
al fatto che io potessi andare a fare il dj resident in questo progetto che lui
aveva allacciato con la proprietà. Il primo periodo che il Cocoricò ha aperto,
stiamo parlando di marzo del '90...

S: Quindi dopo la parentesi commerciale dell'89 non andata bene.

G: Si. La parentesi commerciale chiude dopo 4 settimane nel mese di agosto '89 quindi
apre e chiude. Non si può collocare in niente, non ha lasciato nessuna traccia.
Ci hanno provato, non avevano lo staf giusto e quindi chiusero subito. Si misero
poi in moto per trovare le persone giuste per farlo ripartire l'anno successivo
e la persona giusta per loro era Davide Nicolò. Noi appunto eravamo molto amici ed
entrammo subito in connessione. Fortunatamente io avevo già un'altro locale ad
Imola che si chiamava Cap Creus. Questo locale io l'avevo inaugurato con Pier del
Vega ed è stato il primo locale in cui mi sono permesso di suonare subito,
nell'89 la prima trance, la prima techno, la prima elettronica, quella che era la
base di quello che poi iniziò al Cocoricò. In questo locale io avevo già avuto
un grosso successo con questa musica e quando andai a lavorare al Cocoricò nel
'90, mi portai dietro personaggi che poi fecero anche la storia del Cocoricò
come Ferruccio Belmonte e Luis, che erano personaggi che in qualche modo mi stava
no affianco. Uno si occupava della direzione artistica, l'altro faceva il vicalist
e nel frattempo manteva i contatti con i pr. Avevamo messo assieme con Davide
Nicolò un gruppo di persone che si muovevano e avevano una certa potenzialità.
Poi io arrivavo già con 6/700 fans di allora che mi seguivano. Quindi non è
stata un'apertura tipo, aspettiamo che arrivi la gente poi vediamo cosa succede.
Io arrivai e gli buttai dentro già 700 persone. E' stata quella la soluzione che
ha permesso al Cocoricò di avere la possibilità di far partire tutta le nave.
Inizialmente non c'era posto per il Cocoricò in riviera. I locali che andavano
allora erano fortissimi.

S: C'era il Peter Pan.

G: Si. C'era il Peter Pan non era quello che dettava legge. All'epoca c'era
l'Ethoes Mama club...

S: Col mitico Ricci.

G: Piu che il mitico Ricci c'era il mitico Flavio. Flavio è stato il punto di
riferimento per la musica perchè lui era già forte prima. A Bologna faceva il
Kinki con Luca Trevisi da tanti anni dunque quando si presentò in riviera presero
lui come resident. Ricci, uno non era capace di fare il dj. Suonava un tipo di
musica che non aveva niente a che fare con la musica elettronica. Lui suonava il
rock. Però era molto amico del proprietario e allora gli facevano mettere i dischi
anche a Ricci nel privè. Quindi l'Ethoes era musicalmente più l'idea di Flavio
in quegli anni. POi anche Ricci capi che il filone cominciava ad andare verso
l'house e la techno e cosi cominciò anche lui a mettere quella musica. Piano
piano si inseri in un contesto che non era il suo ma che comunque l'aveva accolto
perchè lavorava in un locale importante e quindi voleva essere riconosciuto anche
lui come dj importante in quel periodo.

S: Quindi c'era l'Ethoes e....

G: C'era l'Ethoes e il Pascià che erano le due discoteche di tendenza. Quando noi
aprimmo cosa successe, ovviamente si faceva una gran pubblicità. I primi sabati
si riempiva il locale a mezzanotte, all'una e dalle due la gente cominciava ad
andare negli'altri locali. Questo era il Cocoricò. E io mi dovevo fare un gran
culo perchè appena in pista vedevo che la situazione si smontava, musicalmente
andavo subito a cercare di rimediare cercando di rimettere i dischi che sapevo
che piacevano per manternerli li. Purtroppo la gente era abituata ad andare negli
altri locali ed era difficilissimo. Per un mese quindi siamo andati avanti con
questa solfa.

S: Ma suonavi solo tu?

G: Suonavo solo io. Non avevo ancora preso la linea della musica come poi è diven
tata. Inizialmente cercavo di suonare tutti i dischi che sapevo piacevano alla
gente. Quando era il momento critico o mettevo le bombe o ripetevo le cose che
stavano funzionando.

S: Quindi che genere suonavi?

G: House. Il Cocoricò è nato con l'house. Dopo un mese che il Cocoricò era aperto
successe una cosa che diede l'imput a far nascere tutto. A metà di maggio, credo
che fosse il 9 di maggio del '90 me lo ricordo ancora, diedero 1 mese di chiusra
all'Ethoes. Quindi tutto lo staf, Maurizio Monti, Ricci e tutta la compagnia
dell'Ethos, che erano all'inizio del loro successo e decidevano molto, dissero,
invece che andare al Pascià che è nostro concorrente andiamo tutti al Cocoricò
che tanto non ci fa concorrenza. Cosi quando riapriamo tornano tutti da noi.
Quindi la prima sera, alle 2 , invece che avere le solite 1000 persone mi ritrovo
2/3000 persone. Allora io quella sera mi sono detto: questo è il momento di comin
ciare a suonare la musica che mi piace. Non è che ci fosse una linea musica che
dicesse: bisogna fare questo genere qui. Il Cocoricò è nato sul mio gusto musi
cale a livello di techno. Cioè, io compravo quei dischi li perchè mi piacevano
però dovevo sempre aspettare il momento giusto per suonarli. Allora quella sera
li praticamente cominciai a fare il delirio. Suonai tutti quei dischi che non mi
ero mai permesso in quei 3 mesi che avevo fatto prima, e la gente si girava
perchè ogni volta che mettevo un disco techno era un delirio. E poi in quel momen
to ero molto eclettico. Non avevo ancora questa mentalità elettronica cosi marca
ta. IO spaziavo, mettevo pezzi di musica classica poi ripartivo con la techno.
Poi rimettevo altri pezzi di musica classica ripartivo con l'house piu ricercata.
Facevo quindi in alcuni momenti delle cose che nelle discoteche non venivano mai
fatte. E la gente ovviamente mi guardava e si chiedeva: chi è sto pazzo che mette
i dischi. Io avevo il coraggio e la fantasia. Quella sera li avevo già segnato
l'inizio di quello che poi poteva essere il successo del locale in quell'ambito
musicale. Il secondo sabato fu la stessa cosa, il terzo pure e cosi vià.
Arrivammo cosi all'inizio di giugno che apri l'Echoes. Quindi l'Echoes apre e noi
rimaniamo pieni. Nell'arco di un mese si era divulgata talmente tanta la notizia
che al Cocoricò c'era il delirio universale che arrivava gente a fiumi da tutte
le parti. E' stato quindi in questo modo che è partito il locale.

S: Quindi in quel periodo eri sermpre e solo tu in consolle?

G: Si. Poi avevo un'amicizia qui con Stefano Bratti. Stefano Bratti aveva un nego
zion di dischi a Cattolica e io andavo a comprare i dischi anche da lui. Eravamo
diventaci amici, lui era un simpaticone e gli piaceva la mia musica. Cosi gli ho
detto: vabeh se ti piace la mia musica vieni ogni tanto perchè io al Cocoricò
faccio 7/8 ore da solo magari te la faccio fare qualche oretta.

S: Ma quindi a che ora chiudeva in quel periodo il Cocoricò?

G: Chiudeva quando non c'era piu gente. Non c'erano orari, questo era il bello.
Quindi se c'era ancora gente alle 6 o alle 7 mi dicevano vai pur avanti.
Erano ovviamente delle situazioni che oggi non ci possiamo piu permettere e neanche
pensare di pensarle. All'epoca andavata tutto cosi come veniva, non c'era un limi
te non c'era un'idea ben precisa. E comunque musicalmente è stato li l'inizio di
tutto quanto. Loro sono venuti da me, i proprietari e mi hanno detto: eh ma cosa
hai fatto, la gente parla di te, ma che musica hai messo? Io ho detto, ho messo
la musica che piace a me. Da non crederci eh? La cosa bella era tutto questo movi
mento che era nato. Io nell'arco di 4/5 mesi, da maggio fino ad arrivare ad agosto
ero diventato il dj piu importante d'Italia. In quel periodo, nel '90, non ti
dico i numeri delle persone che passavano. Io vendevo, per dirti, 1.500.000
lire di cassette ogni serata. Ogni sera che lavoravo. La gente arrivava e diceva
voglio questa musica. E io ho cominciato a capire come si muoveva il buisness.
Poi io arrivo dalla vecchia scuola di Baldelli e Mozart che ha creato questo
sistema attraverso la musica del fans club e delle cassette. Io nel '90 ogni
serata che facevo avev 2/3000 persone. Dovunque andavo. E questa storia del primo
anno del Cocoricò è andata avanti fino alla fine di settembre. Praticamente il
Cocoricò era diventato Gianni Parrini. Io facevo il bello e il cattivo tempo.
Dal momento in cui loro hanno visto che il locale funzionava gli ho fatto fare le
gradinate, gli ho fatto moltiplicare l'impianto, gli ho fatto fare l'impianto
delle luci...il Cocoricò in 4/5 mesi non era piu lo stesso. Era una struttura che
non era stata proprio concepita come discoteca. Avevano avuto questa idea di fare
questo progetto a piramide ma non aveva niente a che fare con l'idea di far suona
re della musica in un ambiente simile. E poi puoi immaginare, rimbombava tutto, le
casse erano messe alte..all'inizio ci son stati parecchi problemi ma sono stati
risolti grazie al fatto che il locale era partito a bomba e faceva numeri incre
dibili gia nel '90. Poi sono arrivati quelli del Peter Pan e questi mi fecero
un'offerta che non potevo rifiutare. Prendevo 800.000 lire a serata e questi me ne
ofrirono 3.000.000.

S: Quindi mi pare di capire che qui arriva il momento in cui tu lasci il Cocorico.

G: Io non lascio il Cocoricò. Io vado da loro e gli dico: ragazzi, questi del
Peter mi hanno offerto 3 milioni a serata, che cosa volete fare? Loro mi dicono:
ti possiamo raddoppiare l'ingaggio ma non possiamo permetterci di arrivare a 3.
Calcola che già faceva 3000 persone tutte le sere. Non era vero che loro non si
potevano permettere. E' che è sempre cosi: quando tu prendi 800 e gli dai il
doppio ad una persona pensi già di aver fatto chissa che cosa. Non hanno calcolato
che magari incassavano 30/40 milioni tutte le sere e darmene 3 a me non era niente.
Loro ragionavano come i classici gestori che hanno sempre mantenuto quel rapporto
col personale e il personale piu di un tot non lo devi pagare. Invece io non ero
il personale li. Ero uno che aveva portato un progetto della musica che aveva fatto
partire quella nave. La benzina ero io e quella macchina li senza benzina non
andava da nessuna parte. Il Cocoricò era una Ferrari all'inizio senza benzina e
senza pilota. Poi sono arrivato io e ho creato la storia della techno li dentro.
E' solo grazie a me! Perchè è stata la musica che ha determinato il successo del
locale e non Davide Nicolò ne Bruno Palazzi e ne Osvaldo. Questa è la verità. La
mia musica era piu importante in quel locale. Neanche il locale stesso. La gente non
veniva per andare al Cocoricò, la gente veniva per andare a sentire quel pazzo
dj di nome Gianni Parrini. Con la techno sono stato il primo e il piu importante
dj d'Italia. Il piu rappresentativo dj italiano all'estero perchè io sono quello
che ha fatto 10 street parade, sempre, fino a quest'anno e 10 lake parade,
Ma quando ti parlo di lake parade e street parade ti parlo di milioni di persone.
E poi dagli anni 90 ai giorni nostri ho fatto tutti i rave piu importanti che ci
sono stati sia in Italia che in Svizzera, Francia e Germania.

S: Quindi ti arriva questa offerta dal Peter.

G: Si mi arriva questa offerta. A me andava di rimanere al Cocoricò però loro mi
dissero che non potevano darmi tutti quei soldi. E quindi io gli dissi: questa
è l'occasionde della vita non capita tutti i giorni di prendere 3 milioni in una
serata, mi dispiace non c'è niente contro di voi ma a questo punto vado di là.
E loro poi se la sono lagata al dito per sempre. Se la sono legata talmente forte
che poi questa cosa mi ha perseguitato per tutta la carriera. Quando sono andato
via loro non hanno piu avuto in mano la situazione. Quelli del Peter Pan poi non
hanno capito nulla di quello che stavo facendo. Tenevano fuori tutta la gente che
veniva dal Cocoricò perchè loro volevano la gente che andava al tavolo, la gente
fighetta. Con la musica techno! Quindi io ho fatto 3/4 mesi al Peter Pan poi me
ne sono andato via dalla disperazione. Anche se mi davano tutti quei soldi ero
tamlmente incazzato che me ne sono andato. Tanto non potevo lavorare come volevo
io. Me ne sono andato in tournè in giro per l'Italia perchè avevo richieste
dappertutto.

S: Ma quando sei andato via dal Cococoricò chi ha preso il tuo posto?

G: Loro praticamente hanno fatto suonare Eddy De Clercq e Stefano Bratti. Io non
ho niente contro di loro però, per esempio, il Cocoricò ha avuto la fortuna di
avere Maradona in consolle. La differenza tra loro e me è che Bratti era un raga
zzino di 22 anni che non aveva mai fatto il dj. Quando sono arrivato al Cocori
cò io era già 10 anni che facevo il dj. Era dal '73 che frquentavo le discoteche.
Quindi io della discoteca conoscevo morte e miracoli. Sotto l'aspetto musicale
conoscevo tutto. Quando sono andato al Cocoricò c'era, come dirti, un maestro
della musica. Quindi quando sono andato via io non mi hanno sostituito con uno
che poteva fare lo stesso, anche perchè non esisteva ancora il filone della
techno. All'epoca c'ero io, forse ce n'era un'altro in Inghilterra e in Spagna,
Eravamo veramente i pionieri. Quando me ne sono andato, Stefano e Eddy De Clercq
non sono riusciti a creare la stessa ondata musicale. Spaziavano e la gente si
divertiva ma non era piu la stessa cosa. POi comunque sono ritornato nel '91. Ho
fatto carte false. Nel frattempo davide Nicolò era andato via e aveva preso la
direzione artistica Ferruccio Belmonte. Io con Ferruccio ero molto amico e lui
ha fatto in modo che tornassi al Cocoricò. Il problema era che quando sono
tornato loro avevano preso Andrea Gemolotto. Andrea Gemolotto in quel periodo
glie lo avevo consigliato io. L'avevo sentito una sera a Jesolo e gli ho detto
per me è molto bravo. Poi lui era il campione ufficiale del DMC. Quindi tecnica
mente era un mostro. Loro ha preso Gemolotto e praticamente è arrivato con l'idea
di fare diventare il Cocoricò il locale house vocal cantato. Pratricamente quando
io mi sono ritrovato ad aprile del '91 all'inaugurazione della stagione estiva
loro avevano dato libera gestione della consolle a Gemolotto. A me mi avevano
detto : ok ti riprendiamo però a te no ti facciamo decidere la gestione della
consolle. Mi volevano tenere a freno. Perchè ovviamente loro avevano paura che io
prendessi il sopravvento e poi gli creassi lo scombussolamenteo che successe
l'anno prima. Perchè quando andai via io nel '90 veramente avvenne uno sfaldamento
al Cocoricò. E quando sono ritornato loro mi hanno ripreso ma c'era sempre la paura
di tutta questa situazione. Il problema era che quando abbiamo incominciato a suo
nare assieme io e Gemolotto è stato un delirio. Praticamente quando lui suonava
il locale era pieno ma la gente stava ferma. Lui suonava un'ora e per la gente
era la musica d'ascolto. Non si mettevano a ballare. Poi quando iniziavo io e
cominciavo a suonare la techno la gente impazziva. Questo qui ha cominciato la
prima sera a suonare dall'1 alle 3 e io dalle 3 in poi. Poi il sabato dopo è anda
to dalla proprietà dicendo che doveva suonare dalle 3 alle 6. Voglio suonare
dalle 3 alle 6. E io gli ho detto vabene non c'è problema. Ho fatto il delirio
fino alle 3 e poi la serata si era spenta. Il sabato successivo è andato a dire
che l'orario giusto era dalle 2 alle 4. E questo si è messo a suonare dalle 2
alle 4. Sta di fatto che è andato avanti per un mese cosi ed era un gran casino.
Loro che no mollavano e non mi davano la liberta che avevo nel '90. Non mi lascia
vano gestire la situazione e nel frattempo c'era un casino in consolle che non
finiva piu. La gente non aveva piu lo stesso feeling che c'era il primo anno.
Poi nel '91 decisero di aprire il privè e chiamarono altro dj. Il primo ad essere
stato chiamato è stato Ralf. La scelta la feci io. Siccome in sala grande io suo
navo house techno trance e trabil nel privè non volevo che andasse un dj house.
In quel periodo li la scelta fu fatta per prendere un dj downbeat. E Ralf stava
suonando questo genere al 99. Io gli dissi guardate, l'unico dj che non potrebbe
darmi fastidio è uno che suoni questo genere. E uno che aveva già un certo seguito
era Ralf e quindi lo presero al Cocoricò a suonare downbeat. Solo che poi successe
che il privè, nel periodo infrassettimale di giugno e luglio, era l'unica sala
aperta. Non aprivano la sala grande. Quindi loro facevano girare in consolle nel
privè altri dj. Una sera mi dissero guarda non venire perchè facciamo suonare altri.
Quella sera io andai e scopri che fecere suonare MBG. E io dissi: come lasciate
a casa me e fate suonare MBG che non è nessuno qui? C'era sempre questio astio
nei miei confronti, questa specie di punizione che io dovevo subire perchè me ne
ero andato. Poi una sera di agosto io litigai con loro perchè durante l'inverno
facevano sempre questi discorsi di favorire il pubblico della zona per cercare di
mantere sempre pieno il locale. Quindi io mi ero creato molti amici e molti
gruppi che portavano 50 persone e quindi gli davo una decina di omaggi. Invece
Osvaldo quando arrivava giugno e luglio non guardava in faccia a nessuno e faceva
pagare tutti. Quindi gia io avevo delle difficoltà a mentenere le relazioni con
questi pr e gruppi perchè non riscivo piu a favorirli come li favorivo nella
stagione invernale. E questo era un grosso problema per me che loro non volevano
capire perchè la gestione di un locale non è solo quello che la gente vede da
davanti. Tutto deve funzionare perchè un locale vada bene. Poi non avevo la liber
ta e la tranquillità di potermi esprimere come volevo e allora al quel punto li
il 24 di agosto gli dissi: ragazzi io mi licenzio e me ne vado. Per la seconda
volta. Dopo di chè al dito si sono legati 22 cordicelle. Il problema è che io
non sono solo un dj. Mi sono sempre considerato un imprenditore della consolle.
Dietro a Gianni Parrini ho costruito una specie di industria a livello di immagine
di marketing e a livello di musica. Un sacco di persone intorno che lavaravano
per me. Un fan club di 15.000 persone che veniva seguito con gadget magliette
cassette e dischi. Dal '90 al 2000 dovunque mi muovevo faveo il pienone. Ma ci
voleva un lavorone per fare tutto questo. Cosa che non riuscivo piu a fare al
Cocoricò perchè loro contuinuavano ad avere astio nei mieiconfronti dettato
solamente dalla paura che io potessi riprendere la situazione in mano e perdere
cosi le loro sicurezze per andare avanti. Sta di fatto che tra un litigio e l'altro
nel '91 sono andato via. Ma poi è stato bello perchè fino a quel momento li
nella sala grande le serate importanti le ho mantenute io nonostante ci fosse
Gemolotto. Quindi il 24 agosto me ne vado e il sabato dopo già avevano dimezzato
la clientela. La prima e la seconda settimana si settembre il locale era vuoto.
Completamente vuoto. E nel frattempo al Cellophane avevano preso Cirillo e Bratti.

S: Quindi tu te ne vai dal Cocoricò e nle frattempo nasce il Cellophane con Cirillo
e Bratti.

G: Esatto. Nell'estate del '91 al Cellophane c'erano Cirillo e Bratti. E loro cosa
facevano; copiavano il Cocoricò e favevano la stessa musica che facevo io. Quando
me ne andai via io dal Cocoricò, tutti gli amanti della techno trance che erano
tanti cosa facero, andarono tutti al Cellophane. Il Cellophane il primi sabati
di settembre era ingolfato. Faceva 2000 persone.

S: E al Cocoricò nel frattempo che succedeva?

G: Rimase Gemolotto da solo che suonava House. Ci credevano talmente tanto che
rimasero vuoti. Praticamente loro cosa fanno, chiudono a metà di settembre il loca
le e fanno un'operazione che.... Vanno da Cirillo e Bratti e gli dicono, se venite
da noi vi diamo il doppio. Quindi da un sabato all'altro praticamente loro
sono andati al Cocoricò. Quindi si creò in quel periodo una situazione molto con
fusa. Il Cocoricò prende via i 2 dj, al Cellophane rimasero un sabato con Panda dj
che era un ragazzino a cui piaceva la techno e stava in consolle dietro a Bratti
e Cirillo. Quindi Lui quel sabato fece tutta la serata. Io nel frattempo ero
andato a lavaorare a Jesolo in un locale apposta per suonare le techno.
Mi lasciavano fare tutta la serata quindi ero contento. Avevo trovato la mia nuo
va dimensione. Dopo 2 o 3 sabati mi chiamano quelli del Cellophane e mi dicono:
guarda, qui c'è quanto vuoi, tu devi venire a lavorare al Cellophane.
All'inizio di novembre quindi andai a suonare al Cellophane ed entrammo in competi
zione con il Cocoricò. E comunque in quel periodo per 1 anno il Cellophane sbancò.
Venivano tutti li, la gente piu bella, quelli che amavano la musica di un certo
tipo sceglievano me perchè ero io che avevo creato tutto quel movimento. Cirilo
poi fece il cambio musicale e passò all'hardcore. Videro che con la techno trance
non ci pigliavano perchè la concorrenza con me era troppo forte perchè ero io il
dio di quel genere e la gente sceglieva me anche se il Cellophane non era
all'altezza del Cocoricò. Quindi ci fu proprio una spaccatura. Il Cocoricò diventò
un locale estremo a livello musicale e invece il Celophane rimase un locale alla
portata di tutti. Quindi andammo avanti cosi senza farci tanto male per 3 anni.

S: Quindi tu al Cellophane poi suonavi con Panda?

G: No. Panda io me lo sono ritrovato li poverino. Io dissi, vengo a lavorare al
Cellophane ma non voglio nessuno. Quindi lui ha dovuto subire questa sorte. Per
diversi anni ho lavorato da solo. Non c'era storia con nessuno.

S: E al Cocoricò invece con Cirillo suonò prima Bratti e poi arrivò Saccoman.

G: Ma Bratti poi lo coinvolsero in un locale di Rimini, il Love Planet con Ferru
ccio Belmonte. Ci fu un'altra scissione col Cocoricò. Mezzo staf andò via e anda
rono a fare una musica piu tranquilla. Di la al Cocoricò rimasero quelli che ama
vano quella situazione estrema dell'hardcore. Poi il Love Planet durò un'annetto
e finita la storia Bratti andò al Duplè. E da li incominciò la sua storia di dj
importante quando trovò il locale giusto per fare quella musica che poi era la
mia. Lui era diventato ufficialmente il mio secondo.

S: Ma Bratti nell'ambito del Cocoricò ha lasciato comunque un ottimo ricordo.
Chi ci anda va in quel periodo ne parla molto bene.

G: Bratti è stato furbo. A differenza di Cirillo che secondo me non ha avuto dei
periodi ben felici soprattutto quando ha fatto l'hardcore, per non sbagliare
suonava gli stessi dischi che suonavo io. Non ha inventato niente. L'unico che
veramente ha tracciato una linea sono stato io. Dietro di me ci sono stati i
figli dei figli dei figli. Questo è il bello di essere un pioniere e però e anche
il brutto di altri dj che non hanno inventato niente.

S: Si è parlato tanto anche del rapporto tra te e Cirillo cosa puoi dire in
merito?

G: Ma guarda, c'era molta concorrenza. Eravamo come due squadre di formula 1 con
i piloti che dovevano spingere per la loro squadra. Io col Cellophane dove sono
stato 6 anni e lui col Cocoricò. Certo, abbiamo fatto tantissime serate assieme.
Abbiamo fatto tutti i piu importanti locali d'Italia. Quando c'era la techno trance
eravamo io Ricci e Cirillo. Eravamo quelli che facevano sempre le consolle piu
importanti d'Italia con questo genere. Quando suonava lui c'erano i fans del Coco
ricò e quando suonavo io c'erano quelli del Cellophane. Sinceramente devo dire che
abbiamo rappresentato bene il periodo della techno trance. Lui quando è entrato
nel mondo della techno ha fatto anche delle belle produzioni però sai, c'era questo
antagonismo, era come se dovevamo vincere sempre il campionato, lui era la juve
e io il milan. Avevamo molto anche la pressione da parte della gente.

S: Ma tu e Cirillo avete mai suonato assieme al Cocoricò?

G: No mai. Abbiam fatto veramente anni e anni in tutte le serate d'Italia con questo
genere ma mai al Cocoricò, anche perchè c'era un veto nei miei confronti.
Morto Osvaldo e morto Bruno, era andato via anche Cirillo dal Cocoricò, ho chiamato
Marco, ti parlo del 2000 dicendogli che mi avrebbe fatto piacere tornarte al
Cocoricò, e lui mi ha detto: mio babbo ha detto che tu qui dentro non avresti piu
dovuto mettere piede. Pensa te, c'era proprio la maledizione dei maya. Gli ho detto:
scusa Marco, perchè devo essere l'unico dj andato via per soldi, come han fatto poi
altri come Ralf e Cirillo a non tornare. Tutti gli altri sono andati e tornati e
io no. Andai via anche dal Cellophane ma poi fu diverso.

S: A proposito, perchè poi lasciasti la consolle del Cellophane nel '93?

G: Sono andato a lavorare all'Area City per 7/8 mesi, poi son andato al Teatriz,
con 4000 persone tutte le sere e poi son tornato al Cellophane. Però devo dire che
il Cellophane è stato un locale che mi ha sempre accolto bene. Anche quando sono
andato via non c'è mai stato uno screzio o il problema di discutere sul perchè
sono andato via. Nelle vita si fanno anche dei cambi. Si cambia fidanzata, si cam
bia moglie e si cambia anche discoteca. E quindi son potuto tornare tranquillamente
fino al '98 perchè anche li poi successe qualcosa di spiacevole. Arrivò un fenomeno
che si chiama Ivan Gas che mi mise i bastoni tra le ruote. Convinse il proprietario
nel '99 a cambiare la consolle del Cellophane. Il propretario ha beccato e io me
ne sono andato via. Sono andato all'Ecu e il Cellophane alla fine del '99 è fallito.
Venne con David B dall'Ecu praticamente mi voleva già rimpiazzare nel '98. Io mi
sono impuntato dicendo: devi passare sul mio corpo per farmi andare via. Questa è
casa mia,1500 persone vengono qui per me non per te. Se vuoi lavorare qui ti devi
adeguare. Comunque poi lui si adeguò, però io mi misi contro quello che sarebbe
stato poi il direttore artistico per dieci anni del Cocoricò. Un'altra di quelle
persone che ha boicottato definitivamente un mio possible ritorno al Cocoricò.
Nel '99 lascio un suo fido scudiero al Cellophane a gestire la situazione e lui
andò al Cocoricò perchè Marco gli chiese di andare a gestire la situazione amminis
trativa e economica in quanto l'aveva già fatto prima all'Ecu. Lui conosceva molto
bene tutti gli affari di famiglia. QUindi Marco quando l'ha chiamato li non se l'è
sentita di rifiutare ed è andato. Poi da situazione amministrativa lui è passato
a fare il direttore artistico ufficiale perchè Marco non ci capiva una mazza di
niente. Gli avevano lasciato una ferrari e non sapendo cosa fare stava andando
allo sbando. Ivan Gas che era un pò piu furbacchione prese in mano la situazione
e nell'arco di un'anno due era diventato l'imperatore del Cocoricò.
A me mi vien da ridere perchè quest'anno faccio i 30 anni della mia carriera e avrei
voluto festeggiare in grande stile. Però mni dovro adeguare.

S: Ma a te piacerebbe fare un Memorabilia al Cocoricò?

G: Ma certo. Il '90/91 lo farei volentieri. Sarebbe l'ideale. Però in generale
il Memorabilia dagli anni '90 ai giorni nostri come no. Gli faccio continuamente.
Sto facendo parecchie serate remember in giro per l'Italia e la Svizzera. Però
adesso non so chi ha preso in mano il Cocoricò se sarebbe in grado di accettare una
cosa del genere. Non ne ho idea perchè sinceramente non mi sono più informato, non
mi sono piu preoccupato del Cocoricò.

S: Però se ti arrivasse una proposta non la rifiuteresti.

G: No, ma perchè!

S: Sarebbe il massimo!

G: Ma penso anche io che sarebbe il massimo. A parte che ritornerebbero in auge i
quarantenni e i cinquantenni. Hai presente che c'è Baldelli che sta facendo il
19 di giugno il memorabilia Baia degli Angeli? E' gia 3/4 anni che lo fa.
Ma fanno tipo 3/4000 persone alla Baia. C'è la clientela dei cinquantenni. Io ci
sono andato una volta. Raccoglie veramente tutti quelli che andavano li e che per
una volta ci vanno! Ma io penso che se loro fossero aperti e disponibili a capire
che questo potrebbe essere un gran buisness e una bellissima serata per loro,
pubblicizzata 6 mesi prima come si dovrebbe fare, in giugno luglio 4000 persone
le fanno. Da quello che so io al Cocoricò ora c'è una persona che mi ha fatto
fare parecchie serate a Roma ai tempi. Io non l'ho mai chiamato e non gli ho mai
chiesto niente. Sono fatto un po cosi, me ne frego anche alla fine dei conti. Lavo
ro e ho la mia storia. Se mi chiamano loro, per carità mi metto anche a disposizione
ma visto che non l'hanno mai fatto io non ho fatto niente per farmi chiamare.
Come invece è successo con Cirillo che ha litigato ed è andato al Peter Pan, poi è
ritornato e non voleva piu suonare un disco techno trance, suonava la minimal e la
gente gli tirava i pomodori, non ballava nessuno poi lui si è incazzato e se
ne è andato di nuovo. Poi è ritornato e adesso fa solo i Memorabilia.

S: Beh Gianni devo dire che questa sera hai detto tantissime cose interessanti, una
buona oretta ce la siamo passata.

G: Si è vero. Comunque vedi, Il Cocoricò nasce dal mio gusto musicale. Io essendo
un precursore, perchè gia facevo l'elettronica e la musica di tendenza dagli anni '80,
quando arrivo l'epoca della techno era normale che la volessi suonare. Ero l'unico
dj che la potesse suonare in un locale nuovo perchè quella musica li non poteva
essere suonata al Peter Pan, al Byblos o al Pascià. Doveva essere suonata in un
locale vergine, sulle colline di Riccione con una clientela giovanile. Perchè
sulle colline di Riccione mancavano i giovani. Il Cocoricò con quella musica li
portò i giovani dai 17 ai 30 anni. Quella è stata la fortuna di quel locale perchè
non è andato a disturbare gli altri locali e non gli ha portato via niente. Ha portato
invece un bacino d'utenza molto importante con quella musica li.

S: Bene, direi che siamo arrivati alla fine. Ti ringrazio infinitamente per aver
raccontato questa storia in eslusiva per il forum del Cocoricò. Molte persone
ne saranno felici.

G: E' stato un gran piacere. Tienimi aggiornato.
Gid gbr

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da Gid gbr »

Che gran intervista :o grazie mille per averla riportata, bisogna diffondere.
Cmq l'anno scorso con i 20 anni di coco e ora con questa intervista fa sempre effetto leggere che una disco così "giovane" sia allo stesso tempo la numero uno.
Per quanto riguarda i dj e la musica, questa intervista dimostra che è inutile dire che ora i dj si sian venduti e quant'altro, il dj di lavoro segue sempre quello che và di più, il filone principale e il commerciale (di qualsiasi genere), tranne chi fà generi underground, visto che è un mondo a parte.
Cmq diamo tutti i meriti a Parrini, ma minchia quanto se la tira XD
kayo82

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da kayo82 »

Gid gbr ha scritto:
Cmq diamo tutti i meriti a Parrini, ma minchia quanto se la tira XD
:lol: hai avuto lo stesso pensiero mio...diciamo che sa benissimo come ''vendersi'' ;)
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gbrit
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Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da gbrit »

wrz ha scritto:se vi interessa ho anche il live di paul elstak del 1995....
sai che penso di averlo ci devo guardare,potresti in ogni modo mandarmi il link per averlo? grazie
interessante l'intervista certe cose nn le sapevo
Ale

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da Ale »

Wrz passa il link che a me manca questo live :p
cmq peccato che han chiuso il forum del cocco,l'intervista ricordo che era stata fatta appsota da un ragazzo del forum e poi postata sulla sezione hardcore,old school e techno..su quella sezione c'era la STORIA :clap: e gente veramente appassionata che in altri forum difficilmente si riuscirebbe a trovare..in poco tempo ti tiravano fuori anche il titolo del disco più sconosciuto che ci potesse essere..wrz ti dice niente Adry?? :mrgreen:
_FiOz_

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da _FiOz_ »

cazzo Adry è un'istituzione la bibbia dell'oldschool techno,trance, hardcore! :mrgreen: :dance: me la ricordo comunque io l'avevo già letta questa intervista :yeah:
wrz

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da wrz »

Ale ha scritto:Wrz passa il link che a me manca questo live :p
cmq peccato che han chiuso il forum del cocco,l'intervista ricordo che era stata fatta appsota da un ragazzo del forum e poi postata sulla sezione hardcore,old school e techno..su quella sezione c'era la STORIA :clap: e gente veramente appassionata che in altri forum difficilmente si riuscirebbe a trovare..in poco tempo ti tiravano fuori anche il titolo del disco più sconosciuto che ci potesse essere..wrz ti dice niente Adry?? :mrgreen:
o sisi adry è un grande, gli ho preso anche una ventina di dischi che vendeva, non per fare pubblicità all'altro forum però si la maggior parte delle cose/titoli li ho conosciuti li! loro avevano/hanno una grande passione x la vecchia scuola!
wrz

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da wrz »

se la mena come non mai gianni parrini! ho avuto modo di parlarci dal vivo e in pratica mi ha detto le stesse cose scritte nell'intevista! si ha contribuito tantissimo a diffondere la techno/trance nei primi anni 90 e a far conoscere il cocoricò,ma se senti a lui faceva tutto da solo e ho i miei dubbi su questo!
wrz

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da wrz »

tra l'altro ho letto anche un altra curiosità,in pratica nel 95 i daft punk (non ancora famosi) sono stati cacciati dalla consolle della piramide perchè stavano proponendo musica "non da piramide". vi metto qualche racconto di chi si ricorda:

"in una serata di qualche anno fa - credo attorno al 1995-96 ma non lo ricordo con precisione - in piramide prima di Cirillo suonavano 'sti DJ francesi, che passavano musica house-techno-maranza totalmente diversa da quella alla quale era abituato il pubblico del cocco. L'unico pezzo che ricordo con chiarezza era un orrendo remix dance di "Sweet child o' mine" dei Guns 'n' Roses, e ho detto tutto.
Dopo un po' di 'sta musica del cavolo, e' arrivato il turno di Cirillo che, piuttosto scocciato, ha tolto molto bruscamente dal piatto il vinile che stavano suonando i francesi buttandolo via. Questi qua si sono piuttosto incazzati ed e' nato un battibecco, che si e' concluso con i francesi spintonati fuori dalla consolle."

"Ci fu una vera e propria rissa in consolle con il fratello di Cirillo in prima fila,venne preso di mira il loro manager che dava delle merde a quelli del coco..nel caos sto tizio prese la puntina del piatto e la strisciò sopra il vinile con cui Cirillo iniziava in quel periodo ovvero Compulsion.Furono sbattuti fuori e mandati a suonare nel Morphine credo.. "
Ale

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da Ale »

dal 93 al 95 a sentire i vecchi live del cocco..cirillo e ricci non scherzavano :dance: poi con gli ospiti che chiamavano :p in confronto il number di quegli anni era una ciofeca :lol:
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Ale aka il Coraz
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Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da Ale aka il Coraz »

Bella l'intervista ma quanto se la tira XD
El Chengio

Re: Discoteca Cocoricò - Riccione (RN)

Messaggio da El Chengio »

'ca troia da quanto tempo non venivo sul forum! mi pare un bel rientro leggere sto post!
non avevo mai letto prima l'intervista ma pur lasciando i veri meriti, se la mena in una maniera che da quasi fastidio... e che è ?! un po di modestia pergiove! :)
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